Perché IN provetta?
Perché riesco a combinare così tanti danni che gli scienziati vogliono studiarmi, per capire come sia possibile. Non mi ritengono del tutto umana, forse hanno pure ragione.
Comunque, meglio spiegare la mia goffaggine culinaria.
Stasera, ad esempio, ho deciso di provare a fare delle polpette fritte.
Inizio dicendo che non sono una che usa spesso le fritture, anzi, più le evito meglio sto.
Ma ero decisa a provare queste benedette polpettine.
Ecco, tritato il tutto passo all'impanatura, dopodiché butto le palline nell'olio bollente.
Risultato?
Palline completamente distrutte, triturate e mischiate all'olio bollente in una mistura abbastanza disgustosa.
Il che avrebbe avuto più senso se avessi fatto il tutto di testa mia, invece avevo pure seguito una ricetta!
Per non parlare poi dei tortelli che ho provato a fare qualche giorno fa...
Impasto troppo alto, insipido e..no basta.
Che con il sugo non erano neppure malaccio, però erano davvero troppo pochi.
Potrei elencare anche tutte le volte che mi sono tagliata, graffiata, scorticata con ogni mezzo ai fornelli (roba che arrivo a farmi male anche con il tagliere di silicone) oppure al macello che lascio ogni volta che tento di fare qualcosa.
Ecco dunque, più che una pasticcera al massimo rientro nella categoria delle pasticcione.
Ma che posso farci, fortuna che a Thom vado bene anche imbranata come sono!
Fortuna che ho infornato le mie amate patate, saranno la mia tardiva cena consolatoria dopo il disastro di prima.
Benvenuto/a nel mio piccolo mondo! (Blackberry sta a indicare il frutto, non i cellulari.)
lunedì 30 dicembre 2013
domenica 29 dicembre 2013
Etero-gay-bisex-trisex-trifogli.
Ebbene sì, rieccomi qui, di fronte alla mia solita tazza di the. Alla vaniglia per oggi. Il gatto sulle mie gambe fa le fusa, sbava e pretende le coccole.
Partiamo dal titolo, direi abbastanza semplice.
Il trifoglio l'ho aggiunto per puro divertimento personale (che burlona, eh?)
Non potevo evitare l'argomento, visto e considerato che ho letto poco fa un articolo - a mio avviso - assurdo. Vi posterò qui sotto un'immagine rapprsentativa di ciò che ho letto, dopodiché spiegherò cosa penso in merito alla questione.
Ecco.
Allora, cercherò di non ridacchiare sotto i baffi per l'assurdità del termine usato (davvero c'è chi si sente offeso? Mi sembra di vedere Hitler che dice "Hey, ebreo, smettila di essere nazifobico!")
Non mi considero favorevole al matrimonio omosessuale, ma solo perché a parer mio è una cosa naturale, esattamente come lo è il matrimonio di una coppia eterosessuale.
Perché dovrebbe esserci diversità?
Mi pare logico che le coppie gay magari possono sposarsi in comune, perché come ben sappiamo la chiesa ha i suoi bei limiti a riguardo. Pper anni hanno lottato contro gli omosessuali, se si rimangiassero ora la parola non ci farebbero una gran bella figura.
Ma se due persone vogliono sposarsi, avere dei figli...che male c'è?
Leggo frasi che trattano delle prese in giro che riceverebbero i figli di coppie omosessuali.
Ma dai, diciamocelo chiaramente, le prese in giro esistono a priori.
In più saranno vittimizzati solo i primi (e con questo non voglio sminuire il dolore che provoca il bullismo, sia chiaro), perché una volta diventata la regola nemmeno ci si farà più caso, ai genitori di un bambino.
Inoltre vorrei dire che ci sono tante coppie eterosessuali che hanno approfittato -e approfittano- dell'affido per ottenere dei finanziamenti statali.
Dunque quello vi pare un buon esempio di famiglia, solo perché i genitori affidatari sono un uomo e una donna?
Al mondo ci sono tantissimi bambini soli, senza una vera famiglia e sballottati qua e là da una casa all'altra. Non sarebbe forse meglio trovare un posto per loro dove possono trovare amore, conforto e due genitori pronti ad accoglierli, al di là del loro sesso?
Inoltre, per favore, non provate nemmeno a pensare che un bambino potrebbe essere influenzato dalla sessualità dei genitori.
I ragazzini/le ragazzine omosessuali che si scoprono tali anche all'interno delle famiglie bigotteterosessuali o - a detta di alcuni - nelle famiglie "normali"?
Che poi vi sentite quando parlate?
Famiglia normale?
Secondo me l'unica cosa di anormale sono certi neuroni che girano in modo strano.
E non sono i miei, no.
E ancora, non è una malattia provare dell'attrazione fisica per una persona del proprio sesso, è semplicemente attrazione e non possiamo scegliere.
Inoltre è in tutti presente una percentuale di omosessualità.
Io al momento sono fidanzata con un ragazzo e sto bene con lui, ma non per questo posso assicurare la mia totale eterosessualità.
Potrebbe succedermi, un giorno, di innamorarmi di una donna come di un uomo, come posso saperlo ora? (Faccio le corna, semplicemente perché spererei di stare con Thom per mooolto altro tempo ancora)
Tutte queste cose a me paiono così semplici, così naturali ed evidenti che spiegarle mi sembra quasi sciocco. Ma evidentemente c'è chi vuole pensare ancora in modi assurdi.
Ci vuole dunque tanta pazienza, ma magari un giorno si smetterà di distinguere le persone in base a coloro che desiderano per l'amplesso/colore della pelle/paese di provenienza.
Un po' di elasticità mentale non fa male. Ma giusto un po', non pretendo troppo.
E ora vi saluto, finisco il the e porto il cane fuori a passeggio, che comincia a essere tardi ormai.
Alla prossima!
Partiamo dal titolo, direi abbastanza semplice.
Il trifoglio l'ho aggiunto per puro divertimento personale (che burlona, eh?)
Non potevo evitare l'argomento, visto e considerato che ho letto poco fa un articolo - a mio avviso - assurdo. Vi posterò qui sotto un'immagine rapprsentativa di ciò che ho letto, dopodiché spiegherò cosa penso in merito alla questione.
Ecco.
Allora, cercherò di non ridacchiare sotto i baffi per l'assurdità del termine usato (davvero c'è chi si sente offeso? Mi sembra di vedere Hitler che dice "Hey, ebreo, smettila di essere nazifobico!")
Non mi considero favorevole al matrimonio omosessuale, ma solo perché a parer mio è una cosa naturale, esattamente come lo è il matrimonio di una coppia eterosessuale.
Perché dovrebbe esserci diversità?
Mi pare logico che le coppie gay magari possono sposarsi in comune, perché come ben sappiamo la chiesa ha i suoi bei limiti a riguardo. Pper anni hanno lottato contro gli omosessuali, se si rimangiassero ora la parola non ci farebbero una gran bella figura.
Ma se due persone vogliono sposarsi, avere dei figli...che male c'è?
Leggo frasi che trattano delle prese in giro che riceverebbero i figli di coppie omosessuali.
Ma dai, diciamocelo chiaramente, le prese in giro esistono a priori.
In più saranno vittimizzati solo i primi (e con questo non voglio sminuire il dolore che provoca il bullismo, sia chiaro), perché una volta diventata la regola nemmeno ci si farà più caso, ai genitori di un bambino.
Inoltre vorrei dire che ci sono tante coppie eterosessuali che hanno approfittato -e approfittano- dell'affido per ottenere dei finanziamenti statali.
Dunque quello vi pare un buon esempio di famiglia, solo perché i genitori affidatari sono un uomo e una donna?
Al mondo ci sono tantissimi bambini soli, senza una vera famiglia e sballottati qua e là da una casa all'altra. Non sarebbe forse meglio trovare un posto per loro dove possono trovare amore, conforto e due genitori pronti ad accoglierli, al di là del loro sesso?
I ragazzini/le ragazzine omosessuali che si scoprono tali anche all'interno delle famiglie bigotteterosessuali o - a detta di alcuni - nelle famiglie "normali"?
Che poi vi sentite quando parlate?
Famiglia normale?
Secondo me l'unica cosa di anormale sono certi neuroni che girano in modo strano.
E non sono i miei, no.
E ancora, non è una malattia provare dell'attrazione fisica per una persona del proprio sesso, è semplicemente attrazione e non possiamo scegliere.
Inoltre è in tutti presente una percentuale di omosessualità.
Io al momento sono fidanzata con un ragazzo e sto bene con lui, ma non per questo posso assicurare la mia totale eterosessualità.
Potrebbe succedermi, un giorno, di innamorarmi di una donna come di un uomo, come posso saperlo ora? (Faccio le corna, semplicemente perché spererei di stare con Thom per mooolto altro tempo ancora)
Tutte queste cose a me paiono così semplici, così naturali ed evidenti che spiegarle mi sembra quasi sciocco. Ma evidentemente c'è chi vuole pensare ancora in modi assurdi.
Ci vuole dunque tanta pazienza, ma magari un giorno si smetterà di distinguere le persone in base a coloro che desiderano per l'amplesso/colore della pelle/paese di provenienza.
Un po' di elasticità mentale non fa male. Ma giusto un po', non pretendo troppo.
E ora vi saluto, finisco il the e porto il cane fuori a passeggio, che comincia a essere tardi ormai.
Alla prossima!
sabato 28 dicembre 2013
I sogni partoriscono le idee.
Non mi pare troppo esagerato definirmi, anche se solo in parte, un'artista.
Acerba direi, semplicemente perché mi lascio prendere dalla voglia di non far niente.
Perché se non fosse per la mia pigrizia probabilmente sarei arrivata già a parecchi livelli più in alto. E non parlo solo del disegno.
Tralasciamo però questo discorso, non ho voglia di buttarmi già da sola.
Da un paio di giorni ormai sto cercando di ideare un bozzetto di storia, sul quale creare un fumetto tutto mio.
L'idea è partita da un sogno, uno dei tanti sogni strani che faccio.
Lo descrivo, perché non mi va di fare altro in più magari potrete trovare interessante la cosa.
(Tutto quel papiro qui sotto è la descrizione, puoi saltarla se ti sembra troppo lunga)
Innanzi tutto il sogno inizia con un normale pomeriggio scolastico, durante la solita pausa pranzo del mercoledì pomeriggio. Ero in compagnia di alcune mie ex compagne di classe, con le quali entravo in una sottospecie di Toys Centre.
Invece di esserci degli scaffali però c'era un grande ammasso di pupazzi, sul quale alcune persone si divertivano a giocare.. Una coppia parlava con un dipendente del negozio, lei spiegava quale pupazzo desiderava e il suo compagno nel frattempo si accoppiava col suddetto peluche (mioddio!)
Stranita mi allontano, cercando qualcosa da mangiare.
Una volta trovato il cibo, mi ricordo di non avere i soldi con me, così mi faccio fare un mini-prestito da un'amica - che non sento da anni, sigh.
Uscendo ci rendiamo conto che c'è una gran confusione.
Un uomo sta fuggendo da un uomo-scimmia che è molto arrabbiato con lui.
Scopre il modo per calmarlo, così lo fa andare dietro a un recinto e si mette a battere la mano per terra e, insieme al branco dell'uomo scimmia e al suo gruppo ripetono "no, no, no" come primitivi.
Ancora più stranita vedo della gente correre via, qualcosa di brutto sta per accadere, ma nessuno sa cosa sia.
Io mi infilo in un gruppo di cui però non faccio parte, allontanandomi dalle mie compagne.
Passo in un grande portone di un castello e vedo che il ponte levatoio si chiude dietro di me.
Mi aggiro per il castello, dopo un po' mi rendo conto di essere a petto nudo, così cerco negli armadietti altrui il mio zaino, che non trovo. Mi copro e decido di tornare indietro, dalle mie amiche. Quando scopro che però non mi è possibile (le guardie controllano l'ingresso) comincio a cantare una canzone triste, e rifletto su come eludere la sorveglianza.
Vedo accanto a me un ragazzo, anche lui parecchio triste, per lo stesso motivo che rende triste me.
Volevo andare a parlargli, però poi mi sono svegliata.
Ommamma scritto rende l'idea della durata del sogno!
Per chi ha letto tutto: chapeau.
In ogni caso, i sogni particolari mi stimolano la creatività, per questo ho iniziato a pensare a un fumetto.
Ora ho disegnato giusto tre delle protagoniste, adesso però ho deciso che mi impegno e creerò altri personaggi.
La domanda è: meglio una storia legata alle stelle/costellazioni o alla mitologia? Probabilmente l'una conduce inevitabilmente all'altra.
Chiedo scusa per la qualità dell'immagine che vi propongo ora, ma di meglio non posso fare al momento. Sono solo schizzi veloci, ovviamente, però mi paiono un buon inizio.
Acerba direi, semplicemente perché mi lascio prendere dalla voglia di non far niente.
Perché se non fosse per la mia pigrizia probabilmente sarei arrivata già a parecchi livelli più in alto. E non parlo solo del disegno.
Tralasciamo però questo discorso, non ho voglia di buttarmi già da sola.
Da un paio di giorni ormai sto cercando di ideare un bozzetto di storia, sul quale creare un fumetto tutto mio.
L'idea è partita da un sogno, uno dei tanti sogni strani che faccio.
Lo descrivo, perché non mi va di fare altro in più magari potrete trovare interessante la cosa.
(Tutto quel papiro qui sotto è la descrizione, puoi saltarla se ti sembra troppo lunga)
Innanzi tutto il sogno inizia con un normale pomeriggio scolastico, durante la solita pausa pranzo del mercoledì pomeriggio. Ero in compagnia di alcune mie ex compagne di classe, con le quali entravo in una sottospecie di Toys Centre.
Invece di esserci degli scaffali però c'era un grande ammasso di pupazzi, sul quale alcune persone si divertivano a giocare.. Una coppia parlava con un dipendente del negozio, lei spiegava quale pupazzo desiderava e il suo compagno nel frattempo si accoppiava col suddetto peluche (mioddio!)
Stranita mi allontano, cercando qualcosa da mangiare.
Una volta trovato il cibo, mi ricordo di non avere i soldi con me, così mi faccio fare un mini-prestito da un'amica - che non sento da anni, sigh.
Uscendo ci rendiamo conto che c'è una gran confusione.
Un uomo sta fuggendo da un uomo-scimmia che è molto arrabbiato con lui.
Scopre il modo per calmarlo, così lo fa andare dietro a un recinto e si mette a battere la mano per terra e, insieme al branco dell'uomo scimmia e al suo gruppo ripetono "no, no, no" come primitivi.
Ancora più stranita vedo della gente correre via, qualcosa di brutto sta per accadere, ma nessuno sa cosa sia.
Io mi infilo in un gruppo di cui però non faccio parte, allontanandomi dalle mie compagne.
Passo in un grande portone di un castello e vedo che il ponte levatoio si chiude dietro di me.
Mi aggiro per il castello, dopo un po' mi rendo conto di essere a petto nudo, così cerco negli armadietti altrui il mio zaino, che non trovo. Mi copro e decido di tornare indietro, dalle mie amiche. Quando scopro che però non mi è possibile (le guardie controllano l'ingresso) comincio a cantare una canzone triste, e rifletto su come eludere la sorveglianza.
Vedo accanto a me un ragazzo, anche lui parecchio triste, per lo stesso motivo che rende triste me.
Volevo andare a parlargli, però poi mi sono svegliata.
Ommamma scritto rende l'idea della durata del sogno!
Per chi ha letto tutto: chapeau.
In ogni caso, i sogni particolari mi stimolano la creatività, per questo ho iniziato a pensare a un fumetto.
Ora ho disegnato giusto tre delle protagoniste, adesso però ho deciso che mi impegno e creerò altri personaggi.
La domanda è: meglio una storia legata alle stelle/costellazioni o alla mitologia? Probabilmente l'una conduce inevitabilmente all'altra.
Chiedo scusa per la qualità dell'immagine che vi propongo ora, ma di meglio non posso fare al momento. Sono solo schizzi veloci, ovviamente, però mi paiono un buon inizio.
domenica 22 dicembre 2013
(un)happy Christmas!
Ormai si avvicina, lo sentite il lento scorrere del tempo?
È sempre più vicino... FUGGITE, SCIOCCHI! cit. Gandalf.
Citazione necessaria, per rimanere in tema vecchietto-con-la-barba-bianca.
Un po' come sarebbe assurdo non ricordare Albus Percival Wulfric Bryan Dumbledore.
Mi sto dilungando, sì, come al solto.
Sarà colpa del mal di testa forse?
So solo che non vedo praticamente nulla e voglio gli occhiali nuovi.
Che saranno appunto un regalo natalizio...
Anyway. Il Natale...
Non sono minimamente credente, ho raggiunto la consapevolezza da qualche anno ormai.
Magari qualcuno penserà "consapevolezza di che?", magari più avanti farò un post per rispondere a questa domanda.
Per me il natale è sempre stato dolceamaro.
Il periodo pre-natalizio è spettacolare, tutte quelle lucine, l'aspettativa forse, il pensiero della festa che fa sentire così dolcemente malinconici...
Poi quando finalmente arrivava, era sempre un po' deludente.
Credo sia la mia festa preferita, ma allo stesso tempo è la festa più triste.
Ha senso?
Buon Natale a tutti comunque, vi auguro di fare tanto buon sesso per le feste :D
È sempre più vicino... FUGGITE, SCIOCCHI! cit. Gandalf.
Citazione necessaria, per rimanere in tema vecchietto-con-la-barba-bianca.
Un po' come sarebbe assurdo non ricordare Albus Percival Wulfric Bryan Dumbledore.
Mi sto dilungando, sì, come al solto.
Sarà colpa del mal di testa forse?
So solo che non vedo praticamente nulla e voglio gli occhiali nuovi.
Che saranno appunto un regalo natalizio...
Anyway. Il Natale...
Non sono minimamente credente, ho raggiunto la consapevolezza da qualche anno ormai.
Magari qualcuno penserà "consapevolezza di che?", magari più avanti farò un post per rispondere a questa domanda.
Per me il natale è sempre stato dolceamaro.
Il periodo pre-natalizio è spettacolare, tutte quelle lucine, l'aspettativa forse, il pensiero della festa che fa sentire così dolcemente malinconici...
Poi quando finalmente arrivava, era sempre un po' deludente.
Credo sia la mia festa preferita, ma allo stesso tempo è la festa più triste.
Ha senso?
Buon Natale a tutti comunque, vi auguro di fare tanto buon sesso per le feste :D
sabato 21 dicembre 2013
Altro the, lacrime e ommioddiovaiamorire.
Anche stasera ero di fronte alla mia bella tazza di the caldo.
Ultimamente sono fissata con il the, quasi quasi domani passo all'assunzione per endovena.
Comunque, ero lì, bellamente appollaiata sul mio "trono" (la sedia girevole) e mi è venuta voglia di guardare qualcosa.
Ok, ammetto che avrei voluto guardare Frozen, il nuovo film della Disney, però non ho trovato nulla.. Sigh (tra l'altro ho saputo che c'è già in progetto un altro cartone, si intitolerà Moana.. E ho scoperto solo dopo, cercando tra le immagini, che è anche il nome di una pornodiva. Gh)
Indi per cui mi sono buttata su un film davvero allegro...
Questione di tempo.
Non piango così per un film da parecchio tempo ormai.
E dire che un tempo prendevo in giro mia madre che - e tutti coloro che, come lei - subisce una mutazione in fontana, di fronte a un drammatico.
Ora anche io tendo a somigliare vagamente alle cascate del Niagara.
Vita crudele!
I believe I canfly cry.
Prima di scriverlo qui ne ho parlato con la carisssssimaconduttrice
...donna
Eeeehhhhm... Essere vivente di natura imprecisata.
Grazie per la comprensione, ora puoi tranquillamente andare fare un bagno rilassante nell'Etna, a mai più cara.
Ultimamente sono fissata con il the, quasi quasi domani passo all'assunzione per endovena.
Comunque, ero lì, bellamente appollaiata sul mio "trono" (la sedia girevole) e mi è venuta voglia di guardare qualcosa.
Ok, ammetto che avrei voluto guardare Frozen, il nuovo film della Disney, però non ho trovato nulla.. Sigh (tra l'altro ho saputo che c'è già in progetto un altro cartone, si intitolerà Moana.. E ho scoperto solo dopo, cercando tra le immagini, che è anche il nome di una pornodiva. Gh)
Indi per cui mi sono buttata su un film davvero allegro...
Questione di tempo.
Non piango così per un film da parecchio tempo ormai.
E dire che un tempo prendevo in giro mia madre che - e tutti coloro che, come lei - subisce una mutazione in fontana, di fronte a un drammatico.
Ora anche io tendo a somigliare vagamente alle cascate del Niagara.
Vita crudele!
I believe I can
Prima di scriverlo qui ne ho parlato con la carisssssima
...
Eeeehhhhm... Essere vivente di natura imprecisata.
Grazie per la comprensione, ora puoi tranquillamente andare fare un bagno rilassante nell'Etna, a mai più cara.
giovedì 19 dicembre 2013
Veg* life
Sempre più persone ormai scelgono la via vegetariana, sono in aumento anche coloro che passano al vegan.
Perché?
Personalmente credo che una scelta simile debba venire dal cuore, farlo perché "va di moda" non è assolutamente sensato.
Ma non ho ancora spiegato il mio "perché" rispetto all'argomento.
Fino ad adesso siamo sempre stati abituati all'idea di mangiare carne, semplicemente perché è una cosa che si fa da sempre.
Non dico che l'uso della carne sia stato inutile per tutti i secoli addietro, ma è il momento di dire basta
È arrivato il momento di evolverci.
Perché sì, per me questo è il futuro, ognuno di noi ogni giorno crea il futuro, con le sue piccole grandi scelte.
Provocare sofferenze ad altri esseri viventi non è più accettabile, non in una società moderna che può permettersi di sopravvivere in altri modi.
C'è da mettere in discussione ciò che ci è sempre stato insegnato, se vogliamo progredire.
Come possiamo dare per scontato che i nutrizionisti abbiano sempre ragione? Sono stati cresciuti e istruiti con una mentalità vecchia.
Come possiamo dare ascolto ai nostri nonni, abituati anche loro a quella vecchia mentalità?
Come possiamo pensare solo al nostro gusto, quando per farci gustare una cosa devono soffrire e morire degli esseri viventi?!
Noi mangiamo carne e derivati principalmente per tre motivi:
_ abitudine: perché cambiare ricette, quando quelle che conosciamo sono buone? Poi è così comodo mangiare al Mc...
_ tradizione: il Natale mi sembra il periodo più adatto come esempio. Tortellini, lasagne, roast beef, chi più ne ha più ne metta.
_ gusto: è tutto così buono..!
Ebbene, questi sono concetti egoistici, vecchi e superati.
Diventare veg* non è mangiare insalata (o, a detta di qualche onnivoro, "brucare erbetta")
È preferire frutta e verdura a km0, per diminuire le emissioni di CO2.
È rispetto per il nostro organismo e per gli esseri viventi con i quali conviviamo.
È vivere senza uccidere!
Perché pochi cazzi, quando mangi carne stai mangiando un animale morto.
Qualcuno è mai andato a vedere come vengono uccisi gli animali?
Qualcuno ha mai assistito alla mungitura meccanica delle mucche?
Sono chiuse tra delle sbarre, con queste pompe che vengono attaccate alle loro mammelle.
Per l'amor del cielo, so bene che le sbarre sono per evitare che si facciano ancora più male. Ma non è comunque umano usare questi metodi.
Dobbiamo riuscire a ripensare da capo a tutto, dobbiamo cercare delle alternative di vita, per tutto.
Per spostarci senza inquinare, per smettere di sfruttare questo meraviglioso pianeta, dove siamo nati, con nostra immensa fortuna.
Non sprechiamo vite altrui!
Ultima cosa: ho sentito spesso dire che siamo onnivori e "dobbiamo" mangiare carne quindi, come i carnivori.
Din-din-din, fiorellini cari, anche gli erbivori sono dotati di canini.
In più, se vogliamo buttarla sulla ricerca del pelo nell'uovo, allora ho da dirvi un altro dettaglio: i carnivori possono muovere la mandibola su e giù, mentre gli erbivori (i cosiddetti ruminanti) possono spostarla anche lateralmente.
E, rinfrescatemi la memoria, per caso noi non possiamo spostare la mascella di lato?
Certi discorsi non reggono più, fatevene una ragione.
ps: sono le nostre scelte che ci rendono ciò che siamo. È meglio ricordarlo, sempre.
mercoledì 18 dicembre 2013
Rimorsi
Me lo sentivo, sapevo che non dovevo passare dal centro oggi.
Sono andata lo stesso, per quel regalo.
E, come iniziavo già a immaginare, l'ho incontrata.
Non mi ha salutata, non mi ha nemmeno guardata.
Nulla di diverso da quel che è suo diritto.
Trovo ammirevole la sua resistenza dal saltarmi addosso e riempirmi di pugni, odio e veleno.
Sono colpevole, sono stata una stronza. Ma una stronza vera, non come le bimbe che fanno le stronzette.
L'ho ferita, ho tradito la sua fiducia, ho fatto un errore imperdonabile.
Cos'è, in confronto alla sua, la mia soffrenza?
La sua ferita dev'essere enorme, profonda. Lenita solo leggermente da un amore che va avanti, nonostante tutto.
Mi capita di sognarla, la notte, di chiederle scusa.
La verità però è che non ho coraggio di farlo.
Perché dovrei, poi?
Non mi perdonerà, è ancora troppo presto.
O forse non mi perdonerà mai, esattamente come me.
Merito il senso di colpa a vita, mi sembra giusto privarmi anche della felicità.
Perché ci sono errori che segnano, questo ne è un esempio.
E per quanto mi dispiaccia, per quanto vorrei tornare indietro per cancellare tutto, per rifare da capo, comunque resto consapevole del fatto che il passato ormai è passato.
Ho provato a darmi delle attenuanti, ma credo di sentirmi meglio col peso della colpa sulle spalle.
E provo ancora rabbia, perché io continuo a star male, mentre un'altra persona coinvolta continua a vivere come se nulla fosse.
Come può?!
Forse dovrei solo farmi più male psicologicamente, forse dovrei vietarmi la serenità per alleviare il mio errore...
martedì 17 dicembre 2013
Il diario di Suzanne
I bei ricordi sono come incantesimi, Nicky. Li raccogli, uno a uno, finchè un giorno ti volti a guardare e scopri che hanno formato un lungo bracciale colorato.
James Patterson
Muffin triplochoco vegan
So che questo non è un blog di cucina, ma ho scoperto questi dolci e non posso evitare di condividerli con qualcuno!
Perché non scrivere quindi questa meravigliosa ricetta?
L'ho trovata vagando su internet, dopodiché l'ho modificata un po' a modo mio.
È decisamente cioccolatosa, molto molto molto cioccolatosa!
Adatta a me insomma :)
Le quantità sono per 12 pirottini
_ 180g farina "00"
_ 130g zucchero di canna
_ 220ml latte di soia (io lo uso al cioccolato)
_ 50ml olio d'arachidi (potete usare anche quello di semi di girasole)
_ Gocce di cioccolato qb
_ 1 cucchiaino di bicarbonato
_ 1 pizzico di sale
_ Cioccolatini bianchi veg
Inizialmente devi mescolare gli ingredienti secchi (farina, zucchero, bicarbonato e sale). Aggiungi poi latte e olio, aiutati con una frusta per mescolare il composto.
Metti ora le gocce di cioccolato in base alla quantità che desideri, ricorda comunque che tenderanno a stare quasi tutte in basso, quindi non esagerare!
Versa un poco del composto per ogni pirottino, metti un paio di cioccolatini bianchi (per creare un "cuore" di cioccolato) e continua a versare il composto finché non saranno pieni per 3/4.
Preriscalda il forno a 200°, dopodiché inforna i muffin e abbassa la temperatura a 180°.
Lascia cuocere per 20 minuti, fai la prova stecchino per essere certo/a che siano ben cotti, dopodiché sfornare.
Io solitamente tendo a evitare la decorazione, il massimo che ho fatto è stato spalmare un po' di "nutella" vegan sui muffin ancora tiepidi, ma nell'impasto avevo usato il latte di soia classico (per non rendere il tutto troppo pesante)
Se volete vederli, sono questi Muffin
Più che altro perché è difficilissimo montare la panna vegetale, e io adoro semplificari la vita!
I cioccolatini bianchi veg si possono trovare - per ora - solo nei negozi specializzati.
Da soli sono buoni, però preferisco adoperarli in cucina..
Visto che non amo il cioccolato fondente infatti. a volte lo lascio sciogliere con qualche cioccolatino bianco, per addolcirlo un po'.
Da provare!
Perché non scrivere quindi questa meravigliosa ricetta?
L'ho trovata vagando su internet, dopodiché l'ho modificata un po' a modo mio.
È decisamente cioccolatosa, molto molto molto cioccolatosa!
Adatta a me insomma :)
Le quantità sono per 12 pirottini
_ 180g farina "00"
_ 130g zucchero di canna
_ 220ml latte di soia (io lo uso al cioccolato)
_ 50ml olio d'arachidi (potete usare anche quello di semi di girasole)
_ Gocce di cioccolato qb
_ 1 cucchiaino di bicarbonato
_ 1 pizzico di sale
_ Cioccolatini bianchi veg
Inizialmente devi mescolare gli ingredienti secchi (farina, zucchero, bicarbonato e sale). Aggiungi poi latte e olio, aiutati con una frusta per mescolare il composto.
Metti ora le gocce di cioccolato in base alla quantità che desideri, ricorda comunque che tenderanno a stare quasi tutte in basso, quindi non esagerare!
Versa un poco del composto per ogni pirottino, metti un paio di cioccolatini bianchi (per creare un "cuore" di cioccolato) e continua a versare il composto finché non saranno pieni per 3/4.
Preriscalda il forno a 200°, dopodiché inforna i muffin e abbassa la temperatura a 180°.
Lascia cuocere per 20 minuti, fai la prova stecchino per essere certo/a che siano ben cotti, dopodiché sfornare.
Io solitamente tendo a evitare la decorazione, il massimo che ho fatto è stato spalmare un po' di "nutella" vegan sui muffin ancora tiepidi, ma nell'impasto avevo usato il latte di soia classico (per non rendere il tutto troppo pesante)
Se volete vederli, sono questi Muffin
Più che altro perché è difficilissimo montare la panna vegetale, e io adoro semplificari la vita!
I cioccolatini bianchi veg si possono trovare - per ora - solo nei negozi specializzati.
Da soli sono buoni, però preferisco adoperarli in cucina..
Visto che non amo il cioccolato fondente infatti. a volte lo lascio sciogliere con qualche cioccolatino bianco, per addolcirlo un po'.
Da provare!
lunedì 16 dicembre 2013
Domande affogate in una tazzina di the
Stasera m'è improvvisamente voglia di bere un buon the caldo, fortuna vuole che mia madre ne aveva preparato in abbondanza.
Mi son detta poi, "ma sì, voglio trattarmi bene", e ho tirato fuori una delle tazze da servizio. Sapete, quelle belle, decorate, raffinate, di un corredo tanto bello quanto inutile, dato che in realtà non è stato mai usato?
Ecco, una di quelle, giusto per farmi una coccola in più.
Ma ora, giusto per non perdere mai l'abitudine, ho cominciato a pensare.
Qual è il limite che sta tra volersi bene e farsi voler bene?
(Non inserisco il mio come esempio, come ho detto era solo una coccola)
Cosa ci spinge a mostrarci sempre al meglio?
Lo facciamo davvero per noi?
E soprattutto, perché mostrarsi sempre al meglio?
Perché mostrarsi perfetti, se dietro la patina si nasconde un animo a pezzi?
Cosa c'è di sbagliato nel mostrare il nostro disinteresse, le nostre debolezze, il nostro IO?
Cosa ci ha spinti a creare una società in cui vogliamo vedere gente al meglio, un mondo in cui le sofferenze altrui non ci toccano, se non di sfuggita?
Ecco, forse non mostriamo i nostri problemi perché noi stessi ci disinteressiamo di quelli altrui?
E se c'è un modo per migliorare, se possiamo evolverci e passare a un livello superiore, perché non lo facciamo?
Ma la domanda vera, quella che -forse- vi state facendo anche voi, è questa: che cosa diamine c'era dentro a quel the?!
Mi son detta poi, "ma sì, voglio trattarmi bene", e ho tirato fuori una delle tazze da servizio. Sapete, quelle belle, decorate, raffinate, di un corredo tanto bello quanto inutile, dato che in realtà non è stato mai usato?
Ecco, una di quelle, giusto per farmi una coccola in più.
Ma ora, giusto per non perdere mai l'abitudine, ho cominciato a pensare.
Qual è il limite che sta tra volersi bene e farsi voler bene?
(Non inserisco il mio come esempio, come ho detto era solo una coccola)
Cosa ci spinge a mostrarci sempre al meglio?
Lo facciamo davvero per noi?
E soprattutto, perché mostrarsi sempre al meglio?
Perché mostrarsi perfetti, se dietro la patina si nasconde un animo a pezzi?
Cosa c'è di sbagliato nel mostrare il nostro disinteresse, le nostre debolezze, il nostro IO?
Cosa ci ha spinti a creare una società in cui vogliamo vedere gente al meglio, un mondo in cui le sofferenze altrui non ci toccano, se non di sfuggita?
Ecco, forse non mostriamo i nostri problemi perché noi stessi ci disinteressiamo di quelli altrui?
E se c'è un modo per migliorare, se possiamo evolverci e passare a un livello superiore, perché non lo facciamo?
Ma la domanda vera, quella che -forse- vi state facendo anche voi, è questa: che cosa diamine c'era dentro a quel the?!
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