Partiamo dal titolo, direi abbastanza semplice.
Il trifoglio l'ho aggiunto per puro divertimento personale (che burlona, eh?)
Non potevo evitare l'argomento, visto e considerato che ho letto poco fa un articolo - a mio avviso - assurdo. Vi posterò qui sotto un'immagine rapprsentativa di ciò che ho letto, dopodiché spiegherò cosa penso in merito alla questione.
Ecco.
Allora, cercherò di non ridacchiare sotto i baffi per l'assurdità del termine usato (davvero c'è chi si sente offeso? Mi sembra di vedere Hitler che dice "Hey, ebreo, smettila di essere nazifobico!")
Non mi considero favorevole al matrimonio omosessuale, ma solo perché a parer mio è una cosa naturale, esattamente come lo è il matrimonio di una coppia eterosessuale.
Perché dovrebbe esserci diversità?
Mi pare logico che le coppie gay magari possono sposarsi in comune, perché come ben sappiamo la chiesa ha i suoi bei limiti a riguardo. Pper anni hanno lottato contro gli omosessuali, se si rimangiassero ora la parola non ci farebbero una gran bella figura.
Ma se due persone vogliono sposarsi, avere dei figli...che male c'è?
Leggo frasi che trattano delle prese in giro che riceverebbero i figli di coppie omosessuali.
Ma dai, diciamocelo chiaramente, le prese in giro esistono a priori.
In più saranno vittimizzati solo i primi (e con questo non voglio sminuire il dolore che provoca il bullismo, sia chiaro), perché una volta diventata la regola nemmeno ci si farà più caso, ai genitori di un bambino.
Inoltre vorrei dire che ci sono tante coppie eterosessuali che hanno approfittato -e approfittano- dell'affido per ottenere dei finanziamenti statali.
Dunque quello vi pare un buon esempio di famiglia, solo perché i genitori affidatari sono un uomo e una donna?
Al mondo ci sono tantissimi bambini soli, senza una vera famiglia e sballottati qua e là da una casa all'altra. Non sarebbe forse meglio trovare un posto per loro dove possono trovare amore, conforto e due genitori pronti ad accoglierli, al di là del loro sesso?
I ragazzini/le ragazzine omosessuali che si scoprono tali anche all'interno delle famiglie bigotteterosessuali o - a detta di alcuni - nelle famiglie "normali"?
Che poi vi sentite quando parlate?
Famiglia normale?
Secondo me l'unica cosa di anormale sono certi neuroni che girano in modo strano.
E non sono i miei, no.
E ancora, non è una malattia provare dell'attrazione fisica per una persona del proprio sesso, è semplicemente attrazione e non possiamo scegliere.
Inoltre è in tutti presente una percentuale di omosessualità.
Io al momento sono fidanzata con un ragazzo e sto bene con lui, ma non per questo posso assicurare la mia totale eterosessualità.
Potrebbe succedermi, un giorno, di innamorarmi di una donna come di un uomo, come posso saperlo ora? (Faccio le corna, semplicemente perché spererei di stare con Thom per mooolto altro tempo ancora)
Tutte queste cose a me paiono così semplici, così naturali ed evidenti che spiegarle mi sembra quasi sciocco. Ma evidentemente c'è chi vuole pensare ancora in modi assurdi.
Ci vuole dunque tanta pazienza, ma magari un giorno si smetterà di distinguere le persone in base a coloro che desiderano per l'amplesso/colore della pelle/paese di provenienza.
Un po' di elasticità mentale non fa male. Ma giusto un po', non pretendo troppo.
E ora vi saluto, finisco il the e porto il cane fuori a passeggio, che comincia a essere tardi ormai.
Alla prossima!
(davvero c'è chi si sente offeso? Mi sembra di vedere Hitler che dice "Hey, ebreo, smettila di essere nazifobico!")
RispondiEliminaEcco, hai usato l'esempio esatto, ebrei, prima vittime poi carnefice, i gay fanno le vittime ma poi nelle sulle loro pagine leggi un sacco di messaggi di atteggiamenti, che se fosse un etero ad averli nei confronti dei omosessuali, sarebbe etichettato come "omofobo", ma solo perchè sono omosessuali la passano liscia. Comunque dall'articolo si denota una ignoranza generale, e non lo dico in tono offensivo, lo dico perchè si vede che sei male informata e con luoghi comuni in testa...
Mostrami le pagine dove si possono trovare questo tipo di atteggiamenti, così potrò vederlo con i miei occhi. Ti chiedo inoltre di definire i luoghi comuni (la maggior parte delle cose che ho scritto le ho riscontrate davvero, comunque sono aperta ad altre opinioni)
RispondiEliminaps: come può la vittima non provare rancore nei confronti del proprio carnefice? Come è possibile pensare che si debba per forza accettare di essere stati etichettati, diversificati, emarginati e - in alcuni casi - maltrattati? Avendo vissuto una realtà (quasi) simile posso assicurarti che anche io ho scritto cose offensive nei confronti di chi, un tempo, si era comportato parecchio male con me. Penso sia normale e umano.
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