venerdì 24 gennaio 2014

No religion here

Sono ispirata, quindi ho intenzione di scrivere.


Avvertenza: non provo interesse, stima nè considerazione per il credo di nessuno, questo post è basato principalmente sulla religione. Se ti dovessi sentire offeso/a sono fatti tuoi, nessuno ti obbliga a leggere.



Ok, partiamo dall'inizio. E l'inizio in questo caso è avvenuto pochi istanti fa.
Una pagina di facebook aveva messo una foto del celebre affresco di Leonardo da Vinci, "L' Ultima cena"
Bene.
Come saprete, se girovagate un minimo nel web, spesso le immagini vengono modificate, quadri inclusi.
Abbiamo visto Gioconde rifatte, coi baffi, pelate, intente a farsi l'autoscatto al bagno e molto altro.

In questo caso ogni personaggio era sostituito da un altro, ognuno di loro preso dai videogame.

Inserisco l'immagine per essere più chiara.


Ecco, ora scriverò anche il commento fatto dall'admin della pagina.


"Quanto sono ingegnosi e teneri i laicistucci
Però si può scherzare senza dover ricorrere necessariamente alla dissacrazione..."


Cercherò, con immensa fatica, di ignorare la parola "laicistucci".
No, ok, non ci riesco. È un abominio, cribbio!

Io avevo commentato, purtroppo per ciò che ho scritto è stato eliminato e io non ricordo bene le parole.
Comunque avevo parlato del fatto che Leonardo Da Vinci era ateo, andava spesso contro alla chiesa cattolica - per la vivisezione umana e altre cosucce tenere - inoltre metteva spesso nei suoi dipinti dei dettagli che erano..ehm...non proprio dell'ottica cristiana, possiamo dire così.

Risultato? Mi hanno bloccata. Solo perché so qualcosa di storia dell'arte che loro non sanno.
E giuro che questa volta non ho espresso pareri personali.
Però in certi ambiti, come nella cristianità, si deve essere ignoranti.

Ora, ci tengo a dire che Gesù, Dio e compagnia bella non suscitano in me molto interesse. Ciò che mi fa innervosire e intestardire però, è sapere che nel mondo c'è chi vorrebbe un mondo di cristiani. Mi reca un immenso fastidio.
E non sopporto la chiesa.

A parte che è un luogo di culto in sè, che mette ansia.
Sarà il buio, saranno tutti quei quadri di sangue, morti, disperazione e dolore... O magari è l'odore di chiuso, misto a incenso e acqua santa.

Davvero fastidioso.

Però è davvero fantastico, perché se poni domande sensate a chi crede, quando cominci per le prime volte a mettere in dubbio quel che ti è stato detto, ti osservano come se fossi alieno.

Chi crede ha la forza del Signore, chi non crede è sterco.
E sì, conosco chi la pensa più o meno così.

Sicchè ti dico dal cuore: fatti un giretto che è meglio.
Non dico nemmeno dove, non serve.

Io non ho alcuna intenzione di credere. Perché non mi viene spontaneo e perché lo trovo insensato.
Dovrei credere in un'entità superiore, che ama tutti e ci ha lasciati a massacrarci a vicenda?
Dite quel che volete, ma io se amo qualcuno lo proteggo,
Anche se per lui ho creato un aldilà da sballo, dopo la vita terrestre.

A 'sto punto è meglio il buddismo.
Anche se pure quella a me pare una cavolata.
Un'enorme cavolata.


Ci sono cose in cui credo?
Ovviamente. Credo che da qualche parte, non so dove, ci sono degli esseri viventi, più o meno evoluti questo non mi interessa particolarmente.

Ma non ci siamo solo noi, poco ma sicuro.

Credo nel male? Sì.
Esiste, c'è poco da fare, ma non lo identifico come un'entità.
Nessun arcangelo caduto dal cielo, solo l'essere umano con le sue imperfezioni e debolezze.

Credo nei sentimenti buoni? Molto.


Ma non credo in Dio, in nessun Dio.
E probabilmente non crederò mai.




Credo nell'essere umano?
Più o meno.


Siamo crudeli, siamo egoisti, cinici, ignoranti, ignorati, soli.
Sfruttiamo la Terra, sfruttiamo gli animali, quando è possibile sfruttiamo le altre persone.

Siamo razzisti, bulli, discriminiamo ogni essere vivente e ci sentiamo la razza superiore. Cerchiamo l'illuminazione attraverso sudore, sangue e sacrifici altrui, cerchiamo la pace nutrendo il nostro corpo di altri esseri viventi, alimentando continuamente un mercato sanguinario e sbagliato.


Ma c'è anche chi fa quel che può per migliorarsi.
Ed è già qualcosa.

giovedì 23 gennaio 2014

Quel che importa davvero

Ennesimo momento di triste agonia stasera.
Come spesso succede ho cominciato a riempire la mia testa di paranoie.
Perché sono patetica, insicura, problematica, paranoica e autodistruttiva.
Perché non riesco a non avere paura.
Perché non riesco a sentirmi all'altezza.

Se poi ci aggiungiamo anche le parole di un tizio qualunque che ha alimentato il fuoco della mia autocombistione neurale, si raggiunge l'apice della disperazione.
E sono esplosa, come una scema.

Mentre un amico mi aiutava a essere ragionevole - cosa che fatico a essere quando mi lascio travolgere dalle ondate emotive - Thom mi ha scritto: "Ho bisogno di vederti per stare bene"
E mi sono messa a ridere e piangere insieme, perché sono una stupida.

Forse è normale aver paura di perdere una cosa così bella, quando l'hai trovata.
Ma a questo punto o mi lascio sopraffare dalla paura e smetto di vivere le cose belle, oppure cerco di prendere e dare ciò che di buono trovo fuori e dentro me.

Non finiranno le mie paranoie, fanno parte di me. Però ci sono cose più importanti.
E le cose più importanti sono i momenti che passiamo assieme, sono le dimostrazioni che mi da, è la fiducia necessaria per continuare a far crescere e maturare il rapporto, è il desiderio reciproco di passare la vita assieme.


Sono ancora spaventata, questo è vero.
Però sto decisamente meglio.



                                                                         Aishiteru.








Apro ora un'altra parentesi.
{ Che burlona!

Non so se leggerai, una parte di me spera di sì.
Ti ho scritto io, dopo che tu hai buttato il sasso e nascosto la mano.
Io ho voglia di vederti, di parlarti.
Perché ti conosco da tanto tempo e tutto questo silenzio, questo disagio, mi fanno male.
Per questo ti ho scritto.
Per questo ti ho chiesto di vederci, anche solo per una passeggiata.
E il tuo silenzio è un chiaro "no"
Chiariamoci, me l'aspettavo, però sono comunque delusa. E amareggiata.
Se mi volessi io ci sarei, ma non posso risolvere le questioni che puoi cambiare solo tu.
E per quanto io sia paziente, si avvicina il momento in cui mi allontanerò fisicamente da qui.
Non voglio che poi venga messa in mezzo la scusa della distanza, perché è presente anche adesso, che viviamo a circa 7 km l'una dall'altra.
Mi manchi, ma non posso nè voglio combattere delle battaglie al posto tuo.
Spero tu abbia voglia di vedermi, quando sarò qui.

Una cosa che ho capito, è che io ci sarò sempre, anche se non in senso prettamente fisico.
Non chiudo mai la porta a una persona alla quale voglio davvero bene. Mai.

Nemmeno quando fa male.

lunedì 20 gennaio 2014

What is Beautiful?

Una domanda che mi pongo da ieri sera: cosa è che rende bella una persona?

Non sto parlando dei canoni estetici, quelli penso di conoscerli.
No, parlo dell'animo, del carattere, del modo di essere.
Anche a me è capitato di dire a qualcuno "Sei una bella persona", ma era basato sui sentimenti positivi che queste persone hanno suscitato in me, in diverse occasioni.

Io ora cerco risposte oggettive.

Cosa rende una persona insostituibile? Cosa rende speciale qualcuno?











ps: non so se avete mai sentito di non essere mai abbastanza. Se vi siete paragonati a chiunque, uscendo in ogni caso perdenti dalla sfida. Se capite, sapete anche quanto questo faccia dannatamente schifo.

venerdì 17 gennaio 2014

Happiness

Alloooora.
Non è da me cancellare post, ma quello che ho scritto ieri era in effetti troppo smenoso.

Oggi, dopo tante fatiche, finalmente sono arrivata a Godo.
Davvero, una traggggedia.

E prima il coso che non dà biglietti, vai quindi a Reggio a prendere il treno. Due ore più tardi, o poco più.
Poooi si gela.
Poooi tutto bene fino a Bologna, finché non prendo il treno per Ravenna, che passa da Lugo a Ravenna, diretto.
Yaaay.
Prendo quindi il treno successivo, alla fermata si blocca la maniglia, panico!
Fortuna che poi con la mia forza da Hulk (seh certo) ce l'ho fatta.


Quindi eccomi qui, a casa di lui con un sorriso enorme.
A voi non interesserà minimamente  e lo capisco, però sono proprio felice.
Mi ha scritto un biglietto dolcissimo e...è fantastico u.u


Me felice!


Felicità, è un po' di budino e un bel bigliettino, la felicità
Far male i biscotti e vederli ormai rotti la felicità, felicità!

Ah, non era così la canzone?
Dettagli dai.



                                                                                    Aawwwwwww

mercoledì 15 gennaio 2014

Cose che non sai

Innanzi tutto buongiorno, in diretta dal mio universo riccioschiattoso vi mando i miei ossequi.
Allora, visto e considerato che non parlo mai di me (SEEEEEEEEEEEEEEHHH come-no) ho deciso di fare proprio questo oggi.

E non dirò cose qualsiasi, altrimenti non ci sarebbe gusto, parlerò invece di cose che non sapete.


No, ok, momento.
Descriverò alcune parti di me, poco conosciute. Ecco, così va meglio.

Ho iniziato prima l'elenco, giusto per non partire impreparata.
Retsugo!


1- Mi piacciono i film strappalacrime.

Ebbene sì, non lo ammetterò mai, mai, se non sotto tortura, ma sono una a cui piace commuoversi mentre guarda un buon film drammatico.
Ghost? Visto decine di volte, piango praticamente sempre.
Ed è solo il primo esempio, tra i tanti, che mi viene in mente ora.



2- Adoro disegnare nudi femminili molto "ecchi", perché posso mettere su foglio ciò che vorrei essere (una bomba sexy) e che non sarò mai.

3- Sono spesso timida. Il problema è che da sempre cerco di nasconderlo, il che mi ha anche portata a fare cose che preferirei aver evitato. E qui chiudo il discorso. Sì, vi ho incuriosti un pochetto mi sa. Ma, hey, è la vita.


4- Non ho molta fiducia in me e nelle mie capacita (non si nota eh? Asd), se non in sporadiche occasioni e solo in pochi ambiti, come il disegno.


5- Sono permalosa. Tanto. Questa è una novità, lo so.
Ma ho imparato bene a far finta che non m'importi nulla nemmeno degli scherzi più pungenti e mirati a ferire, questo è tutto merito (?) di mio padre.
Mi prendeva in giro e poi mi diceva "Oooh ma come siamo permalose!"   Li mortacci oh.
E vabè, da lì ho pian piano iniziato a conoscere l'ironia, l'autoironia (anche se quasi imposta) e il sarcasmo. Sarcasmo, mon amour!





Finisco quindi inserendo l'ultimo disegno che ho fatto, del quale vado parecchio fiera per il momento.


                                                                Hey bbbambola! *ammicca*





Ogni volta che le guardo il seno la mia reazione interiore è circa questa




                                            No, ok, volevo solo riuscire a mettere questa gif, perché me fa morì.



Sì, ora me ne vado, tranquilli.
Sayoonara!

lunedì 13 gennaio 2014

Pro ana e Co.

Devo dire che ho passato qualche momento di indecisione.
La questione di pro ana, anoressia (sono due cose un po' diverse, da quel che ho potuto osservare), bulimia e, più generalmente, il DCA è complesso, da spiegare e da vivere.

Innanzi tutto parto dicendo che mentre scrivo sgranocchio un paio di patatine.
Così, giusto per tagliare la testa al toro.


Sarà che in questi giorni sono un po' emotiva - maledetti ormoni - ma leggere certi siti pro ana (che non citerò) crea in me sentimenti diversi tra loro.

Primo di tutti il dispiacere, per ragazzine che non trovano scopo se non quello di raggiungere la perfezione(?!).
Come sempre, ciò che conta è l'apparire e non l'essere.
E, come sempre, alla fine si vanno a guardare solo i casi limite.

Però mi fanno anche una rabbia terribile.
Perché si annullano l'un l'altra, perché si consigliano a vicenda i vari modi per evitare il cibo - mentire, allontanarsi, chiudersi in sè stesse...

Inoltre essendo atea trovo un po' sciocca la divinizzazione dell'anoressia, esattamente come appare sciocco ai miei occhi il pregare un'entità superiore qualsiasi.


Ecco, volevo evitare le indelicatezze a dire il vero, ma proprio non ci riesco.
Forse perché non capisco, o forse perché davvero queste sono sciocchezze.
Il mondo è pieno di problemi, forse ogni individuo dovrebbe pensare che la terra gira lo stesso, che la vita continua sia che pesi 47kg come se ne pesi 230.

E mi sembra pure sciocco rischiare la vita quando si potrebbe vivere serenamente, mentre c'è qualcuno nel mondo che muore di fame.

Ma questa è solo un'opinione personale.



Ho trovato anche questo "decalogo" (i dieci comandamenti va)



1) Se non sei magra, non sei attraente;
2) Essere magri è più importante che essere sani;
3) Compra dei vestiti, tagliati i capelli, prendi dei lassativi,
muori di fame, fai di tutto per sembrare più magra;
4) Non puoi mangiare senza sentirti colpevole;
5) Non puoi mangiare cibo ingrassante senza punirti dopo;
6)Devi contare le calorie e ridurne l' assunzione di conseguenza;
7)Quello che dice la bilancia è la cosa più importante;
8)Perdere peso è bene, guadagnare peso è male;
9) Non sarai mai troppo magra;
10) Essere magri e non mangiare sono simbolo di vera forza di volontà e autocontrollo.




Ecco, ora vorrei momentaneamente soffermarmi sul punto 10).
"Essere magri e non mangiare sono simbolo di vera forza di volontà e autocontrollo."




Penso che molte cose possano ridursi a quell'ultima parola.
"Autocontrollo"
Il voler avere a tutti i costi la vita programmata, avere uno schema da seguire, non avere altro pensiero se non quello.
Perché tutto questo?


Qua logicamente troverete, al massimo, delle domande e non delle risposte.
Non ho studiato psicologia, non so abbastanza dei disturbi alimentari, quindi preferisco semplicemente pormi delle domande.

È lo stress che porta a buttare su sè stessi il dolore?
Un po' come alcuni religiosi che utilizzavano per autopunirsi frusta e cilicio, quando compivano dei peccati.


Che in realtà, ora che ci penso, posso anche capire il meccanismo che spinge a fare così.
Non ci sono passata, ma quasi. Diciamo che ho sfiorato il problema.
Ma perché continuare a fare qualcosa, se questo qualcosa ti logora?







Penso sia giunto il momento di parlare un secondo della sottoscritta - senza egocentrismo, ee.
Come tutte le persone di questo mondo, anche io ho passato i miei bei momenti di mer...di....del cazz....dei momenti un po' tristi, ecco.
E sì, avevo volontariamente deciso che volevo provocarmi un po' di dolore fisico.
Lamette escluse, già mi taglio abbastanza senza volerlo!
Seriamente, anche con la depilazione con lametta mi sono più volte scorticata perché sono imbranata.
Più che doloroso è fastidiosissimo, quindi come opzione per me era insulsa.

Allora ho pensato "Mmmmh c'è sempre chi si provoca il vomito..."
E ci ho provato eh, mi ci sono messa proprio d'impegno.
Manco quello son buona a fare! Rofl
Non c'era verso, io immagino il mio stomaco che diceva: "Sticazzi, questa roba è mia!"

{Mi viene da ridere a pensarci. Alla fine ridere dei momenti più brutti aiuta anche a dargli meno importanza. Se ridi di una cosa magari vuol dire che l'hai superata, o almeno, questo è quel che ho constatato finora. E le cose per le quali proprio non riesco a ridere sono, ovviamente, quelle che mi hanno ferita di più.}

Dopodiché mi son detta "Ma che caz... faccio?!"

E niente, lì e nata e lì è finita.


Magari è la valvolina della ragione che manca. O meglio, c'è ma la mettono a tacere.
Chissà.


In ogni caso ora vi saluto, ho un piatto di bucatini sul tavolo che aspetta solo me.

Itadakimasu!

sabato 11 gennaio 2014

Umore a bordo di un salvagente bucato

In teoria ho detto che sarei andata a dormire, sì.
Però poi ho iniziato a scrivere su un foglietto, e non ho resistito alla tentazione di scrivere un altro post.
Un altro, sì, odiatemi pure quanto volete. No scherzavo, volemose bbbene!

Torno comunque all'argomento da titolo.

Immaginate un mare mosso, molto, molto, molto mosso. Molto.
Ecco, fatto? (È una domanda retorica, se non avete immaginazione andatela a cercare.)
Bene, ora pensate a una sfigata -cioè io- nel bel mezzo delle onde, con addosso un salvagente a forma di papera -gialla, un classico- che perde aria dal culo.

Cara paperella mia, capisco tutto eh, però un minimo di ritegno...
Ok che siamo solo io e te, però non è molto carino!






                                                                 E non guardarmi così, lo so che sei stata tu!

 




Comunque, dicevo, questo è il modo in cui mi sento.

Che manco mi piace come paragone, perché se c'è una cosa che mi fa paura è proprio pensare al mare in tempesta.
Per non parlare dell'oceano...
L'acqua mi fa proprio paura, non so esattamente perché.
(Ovviamente parlo di fonti naturali, non potrei vivere senza lavarmi, inoltre adoro la piscina.)


Ma perché continuo a divagare?!
Ah, sì, perché ho sonno.

Finisco questo discorso poi mi levo dalla minc... vabè, avete capito dai.



Perché sto così?

Facile, sono in quei giorni. (Sottolineato alla grande, per dare l'effetto "ZANZAN!")
Non mi succedeva da un sacco di tempo di sentirmi così... una chiavica! Non mi piace per niente essermi ricordata com'è.
Però non vorrei essere nata uomo, quello no.

In ogni caso non vedo l'ora finisca tutta questa lunaticità.
(Ecco, dieci minuti fa avevo una voglia matta di scrive e ora mi sono già stufata.)

Bom, addio, vado a dormire che è meglio.



Se dovessi morire dissanguata nel sonno: addio, è stato bello esprimermi a voi.


                                                                Cosa non può succedere



                                                                                       Cosa effettivamente succede.
 
                                                                                                                                                   SCHIFEZZE
                                                                                                                            BORSA DELL'ACQUA CALDA
                                                                                                                                               VENITE A ME!

venerdì 10 gennaio 2014

Vuoto notturno di fine anime

Allooooora, visto e considerato che sono le quattro del mattino e non ho nulla da fare (a parte dormire, cosa che farò tra non molto) ho deciso di mettermi un po' a blaterare qui.
Giusto per perdere un altro po' di credibiltà, per futuri discorsi.

Ed eccoci qui! Ti narrerò della mia ultima fonte di gioia: "Strawberry Panic!".
Ho visto poco fa l'ultima puntata della serie (ah, dolore! Ogni volta finire un telefilm/anime è una stilettata dritta al centro del cuore) e sono contenta di come si siano evolute alcune cose, alla fine.
È andato tutto esattamente come volevo che andasse, ciò mi rende felice!

Sì, in effetti basta poco per rendermi felice...





                                                                             OMMIODDIO questa foto è bellissima, devo condividerla qui per forza *-*



Proseguiamo ordunque.
Sempre considerando il fatto che non avevo nulla da fare, ho deciso di provare un test di personalità per l'anime.
A chi potevo somigliare, se non alla più stramba?



(Kagome Byakudan)

Però devo dire che alla fine è veramente quella alla quale somiglio di più.
Credo.
Beh in ogni caso sono fuori da ogni tipo di intreccio sentimentale così.

Da quando in qua è un bene?



Ecco, ora che ho scritto senza aver parlato in realtà di nulla direi che posso ritenermi soddisfatta.
E come disse la celeberrima *me*: "È giunta l'ora di ritirarmi nelle mie stanze."
Sì, stanze.
Sono troppo grassa, una non mi basta (?)



 ps: quanto è figa Shizuma-sama?!



 pps: cosa guarderò da adesso in poi?! (つД`)ノ

mercoledì 8 gennaio 2014

Il mio canto libero.

È da stamattina che mi ronza in testa la (meravigliosa) voce di Battisti.

Non che mi dispiaccia eh, però sempre le stesse note che rimbombano come un giradischi rotto dopo un po' può dare il mal di testa.
Così l'ho ascoltata (è questo il mio modo per guarire dalla fissazione di una canzone, sì)



Comincio ad avere anche fame, ma non so proprio che mangiare.
Ciiiiiiiiboooooooooo, reclamo ciiiiiiiibooooooo!
Domani spesa (AAALLELUJA!)

In realtà non so nemmeno che dire, quindi vi saluto e vi lascio con l'ultima perla


Lo amo, lo amo alla follia.

lunedì 6 gennaio 2014

Il ragazzo onda e la sorgente del mare.

Ho scritto questa """favola""" qualche tempo fa.
Inutile dire che mi piace un sacco, quindi approfitto di ogni momento buono per pubblicarla.




Izumi era una bellissima fanciulla, dai capelli neri come l'ebano e gli occhi di un morbido castano, pronti ad accarezzare tutto con uno sguardo.
Kaito era il giovane che un giorno l'avrebbe sposata; dentro di lui albergava la prepotente forza dell'acqua, ne era così pieno che sembrava lui stesso, anche d'aspetto, un eterno naufrago in balìa delle onde.

Potremmo definire il loro amore come l'oceano e la sua fonte, non casuali erano infatti i loro nomi. Kaito era per tutti "il ragazzo onda", mentre la dolce Izumi veniva di rimando chiamata "la sorgente del mare".

Chiunque li avesse mai visti insieme li avrebbe descritti come un'entità superiore, due corpi legati dallo stesso spirito.
Sulla Grande Scogliera si erano dichiarati il loro amore, con il tramonto sul mare a rendere giustizia alla magia di quel momento.

Erano felici, Kaito si sentiva l'uomo più fortunato del mondo, sentiva il suo spirito irrequieto agitarsi dentro di lui, ma ogni onda prendeva sempre la giusta direzione sotto la guida della sua amata.
E Izumi non aveva mai conosciuto il pianto, quasi ignara di cosa volesse dire lasciarsi trascinare via dal dolore.

Un giorno però vennero i soldati, reclutando tutti i giovani di Taitō per rispondere al richiamo alle armi.
Anche Kaito fu costretto ad andare, lasciò quindi Izumi con la sola promessa che mai l'avrebbe dimenticata e mai l'avrebbe tradita.
Altrettanto fece lei, sul bordo della loro scogliera gli giurò che l'avrebbe amato in eterno.

Lunghe settimane d'attesa e separazione li attendevano, settimane dure e interminabili.

Giunse poi in paese un piccolo manipolo di guerrieri, i pochi sopravvissuti alla guerra; Kaito non era con loro.

Di lui non era rimasta che una lettera, indirizzata alla sua dolce compagna, che già sentiva il cuore lacerarsi dal dolore.


"Mia amata, ho terrore di non riuscire a tornare da te. Comincio a sentire l'oceano inaridirsi dentro di me. Questo dolore mi sta prosciugando e se dovesse succedere, se dovessi morire, sappi che cercherò sempre di stare al tuo fianco; il mio spirito ti sarà sempre vicino per compensare la carenza del mio amore."

Izumi corse sulla scogliera, ponendo agli déi e agli antenati domande che rimasero sempre senza risposta.
Fu solo dopo giorni di silenzio e di asciutto dolore che accadde.
Lente lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi di fanciulla, lasciandola sbalordita e immensamente triste.
Più piangeva più sembrava crescere il mare dentro di lei, un infinito oceano di dolore e perdita.

Passarono altre lune, ma i suoi occhi non tornarono mai più asciutti come un tempo, anzi, erano sempre traboccanti, sempre pronti a perdere quell'equilibrio che ormai la ragazza non conosceva più.
Un giorno però, mentre si asciugava il viso, improvvisamente capì.
Accolse con gioia le lacrime, perché sentiva che il mare che le era entrato nel petto altro non era che il suo amato, il suo cuore ospitava ormai lo spirito del suo grande amore.
 
E fu sulla scogliera che tornò, per promettere a sè stessa e al suo Kaito che mai l'avrebbe scordato, e che avrebbe sempre serbato il suo oceano nel cuore.
 
 

sabato 4 gennaio 2014

Isola che c'è.

Eccomi qui, di nuovo.

"Oh nooo, è ancora viva 'sta qui?"
Ebbene sì, purtroppo per voi sono ancora viva e vegeta. (Supersayan! Se la capite non venite a picchiarmi pls)

Comunque
oggi è stata una giornata un po' particolare. Dopo ben quattro ore di sonno mi sono alzata e sono andata all'outlet di Castel Guelfo con Thom, Ale e Chiara. (So che non avete la più pallida idea su chi siano queste persone, ma lascia fà)
Quanta gente porca madima...

Ci sono posti e momenti che mi portano al limite, alla quasi-perdita del controllo della mia psiche. Oggi è stato uno di quei momenti.
La domanda che più mi sono posta oggi è stata: "E se avessi sbagliato tutto? Se quello in cui credo in realtà altro non è che una sciocca illusione, cosa farei?"




Continuo comunque con il discorso precedente...
Pausa pomeridiana e cena piccante (non so quante volte s'è scusata Chiara per l'eccesso di olio al peperoncino, rofl), dopodiché bar con dei loro amici - con i quali ho fatto anche una delle mie solite gaffe - e infine Rock Planet.

Posto abbastanza triste, pochissima gente, alcool orribile e musica mediocre (ed è mediocre solo perché hanno messo su gli AC/DC che -imho- hanno risollevato il tutto di parecchio).
Però a modo suo è stato divertente.

Immagino vi stiate chiedendo: "E a me che frega della tua serata?"
In effetti avete pure ragione. Ma che posso farci, sò proprio egocentrica.


Mentre guardavo quel gruppetto strambo di gente sono stata assalita da un pensiero un po' cupo - quasi macabro.
Loro, tutti loro, potrebbero anche morire domani che di loro non mi importerebbe nulla.
Per me non hanno valore.
So che è ovvio, visto che non li conosco, però mi ha dato una sensazione di vuoto che non so spiegare...
Poi comunque ho guardato Thom e l'ho abbracciato, pensando che di lui mi importa.
Quindi magari per il mondo non sei nessuno, ma se sei importante per almeno una persona...beh, magari può valerne la pena.


Mi sa che ho trovato la mia isola felice.