In teoria ho detto che sarei andata a dormire, sì.
Però poi ho iniziato a scrivere su un foglietto, e non ho resistito alla tentazione di scrivere un altro post.
Un altro, sì, odiatemi pure quanto volete. No scherzavo, volemose bbbene!
Torno comunque all'argomento da titolo.
Immaginate un mare mosso, molto, molto, molto mosso. Molto.
Ecco, fatto? (È una domanda retorica, se non avete immaginazione andatela a cercare.)
Bene, ora pensate a una sfigata -cioè io- nel bel mezzo delle onde, con addosso un salvagente a forma di papera -gialla, un classico- che perde aria dal culo.
Cara paperella mia, capisco tutto eh, però un minimo di ritegno...
Ok che siamo solo io e te, però non è molto carino!
E non guardarmi così, lo so che sei stata tu!
Comunque, dicevo, questo è il modo in cui mi sento.
Che manco mi piace come paragone, perché se c'è una cosa che mi fa paura è proprio pensare al mare in tempesta.
Per non parlare dell'oceano...
L'acqua mi fa proprio paura, non so esattamente perché.
(Ovviamente parlo di fonti naturali, non potrei vivere senza lavarmi, inoltre adoro la piscina.)
Ma perché continuo a divagare?!
Ah, sì, perché ho sonno.
Finisco questo discorso poi mi levo dalla minc... vabè, avete capito dai.
Perché sto così?
Facile, sono in quei giorni. (Sottolineato alla grande, per dare l'effetto "ZANZAN!")
Non mi succedeva da un sacco di tempo di sentirmi così... una chiavica! Non mi piace per niente essermi ricordata com'è.
Però non vorrei essere nata uomo, quello no.
In ogni caso non vedo l'ora finisca tutta questa lunaticità.
(Ecco, dieci minuti fa avevo una voglia matta di scrive e ora mi sono già stufata.)
Bom, addio, vado a dormire che è meglio.
Se dovessi morire dissanguata nel sonno: addio, è stato bello esprimermi a voi.
Cosa non può succedere
Cosa effettivamente succede.
SCHIFEZZE
BORSA DELL'ACQUA CALDA
VENITE A ME!
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